Gli agricoltori producono il cibo che tutti noi consumiamo per sopravvivere. Essi devono guadagnare dalla loro attività, ma se il mercato li costringe a trarre guadagno solo dal bassissimo prezzo della frutta all'ingrosso, dovranno produrre abbattendo il più possibile i costi.
La gente comune vuole garantito il cibo come un diritto a basso costo. L'agricoltore però non può permettersi così di coltivare con prodotti agronomici ottimali, perchè i prodotti naturali per l'agricoltura hanno dei costi elevati. Gli agricoltori sono persone come tante, ma con il loro lavoro hanno una grande responsabilità: la nostra salute e la salvaguardia del nostro pianeta.
Cos'è l'agricoltura biologica? Sicuramente un metodo di coltivazione che segue delle regole ben definite e ben identificate (vedi collegamento alla pagina normativa dell'ente di certificazione Suolo e Salute). Oggi chi fa coltivazione seguendo il metodo del biologico ha accettato di sottoporsi a dei controlli esterni da parte di enti autorizzati dallo Stato italiano. Inoltre la trasformazione dei prodotti agroalimentari, coltivati con la metodologia dell'agricoltura biologica, viene effettuata solo in appositi stabilimenti autorizzati che dedicano interi processi produttivi a prodotti biologici. Affermare in etichetta che un prodotto è biologico è una grossa responsabilità. La normativa italiana prevede che in etichetta vengano inseriti solo affermazioni che possono essere dimostrate.
Sostenere l'agricoltura eco-compatibile significa opporsi alle scelte di chi coltiva rispondendo solo a dinamiche economiche. Gli agricoltori hanno in sè un elevato potenziale: possono migliorare la qualità della nostra vita ma anche compromettere la salute di ognuno di noi e arrecare danni irreparabili all'ambiente. Controllare e monitorare l'inquinamento di una fabbrica è possibile, vigilare sul lavoro di migliaia di singoli agricoltori, che utilizzano indisturbati agenti chimici dannosi, lo è un po' meno.
Io pratico agricoltura biologica. Un amico una volta mi ha detto che la mia scelta è paragonabile ad una persona che decide di non fumare in una stanza di fumatori. In risposta a tutte le osservazioni, per quanto giuste, che nel mio lavoro mi sono ritrovato ad ascoltare, posso al momento affermare che sarebbe giusto realizzare delle aree dedicate solo ed esclusivamente all'agricoltura biologica. Oggi però questo ancora non accade. Urge un processo che trasformi radicalmente il modo di concepire l'agricoltura e che dia la giusta importanza ai meccanismi della natura. Le siepi protettive (come barriera per i vicini agricoltori non biologici) e l'inserimento graduale di insetti utili, che si nutrono di insetti ghiotti della frutta o della linfa di alcune piante, possono essere dei compromessi accettabili.
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